mercoledì 30 marzo 2016

Reclami: liti tra acquirente e venditore risolti su internet gratis

Fonte: laleggepertutti.it



Hai acquistato, su internet, un prodotto difettoso o che non ti è mai stato consegnato da un venditore che ha sede in uno degli Stati dell’Unione Europea (anche il tuo)? La contestazione inviata per email non ha sortito alcun effetto, tuttavia intraprendere una causa risulterebbe estremamente costoso rispetto al valore del bene? Se ti sei rassegnato a subire l’ennesima ingiustizia, sappi che, dal 15 febbraio 2016, è disponibile un nuovo servizio gratuito, predisposto dalla Commissione Europea, per la soluzione pacifica delle controversie tra consumatori e professionisti (con questi ultimi intendendosi le aziende o le persone fisiche che vendono beni o servizi). Si tratta di una piattaforma online (chiamata “Odr”) accessibile tramite internet per chiunque voglia sollevare un reclamo e ottenere giustizia da un paciere terzo e imparziale. Consumatori e professionisti potranno presentare un reclamo online, e gli organismi ADR faranno da arbitri tra le parti per risolvere il problema. I siti di commercio elettronico dovranno indicare obbligatoriamente il link alla procedura. Vediamo meglio di cosa si tratta.


Cos’è la piattaforma Odr

O.d.r. è l’acronimo di Online dispute resolution, ossia “risoluzione online della controversia”. Si tratta di un sistema di mediazione tra le parti, gestito via web tramite una piattaforma interamente realizzata dalla Commissione europea per risolvere le liti sorte a seguito di acquisti di beni o servizi online, tramite un sito di e-commerce. La piattaforma, dunque, non opera nel caso in cui l’acquisto non sia avvenuto sul web, ma per esempio su corrispondenza, per telefono, porta a porta o direttamente al negozio.
Se hai acquistato, pertanto, su internet, una telecamera digitale, un telefonino, un ricambio dell’auto che è risultato difettoso; se hai chiesto la stampa di un album di fotografie che non è stato mai spedito; se hai dato dei soldi ai proprietari di un sito per l’accesso su abbonamento che poi è stato disattivato; se sei stato iscritto in una banca dati o ti hanno scalato del credito dalla scheda telefonica per un servizio mai richiesto, la piattaforma O.d.r. è quello che fa al caso tuo.
Si tratta solo di alcuni dei tanti esempi che la pratica quotidiana potrebbe offrire: le controversie tra consumatori e aziende sono all’ordine del giorno e presentano migliaia di sfaccettature. A presentare la richiesta di intervento dell’organismo potrebbe però essere anche il venditore o il prestatore di servizi, come nel caso in cui questi non abbia ricevuto il pagamento del prezzo nonostante l’ordine e la spedizione.

A prevedere l’istituzione della nuova piattaforma è un regolamento dell’Unione Europea (cosiddetto regolamento Odr) [1] che ha introdotto nell’ordinamento comunitario e negli ordinamenti nazionali le cosiddette procedure di online dispute resolution per i consumatori europei utilizzando una piattaforma unica europea. Il regolamento disciplina la risoluzione extragiudiziale (ossia fuori dalle aule del tribunale) delle controversie concernenti contratti di vendita di beni o di servizi online tra un consumatore residente nell’Ue e un venditore professionista stabilito anch’esso nell’Ue, attraverso l’intervento di un organismo Adr già abilitato, gestita su una apposita piattaforma elettronica a distanza.


Come funziona la piattaforma Odr

Accedendo alla piattaforma (http://ec.europa.eu/consumers/odr/), ogni consumatore e operatore commerciale potrà ottenere tutela senza bisogno di farsi assistere da un avvocato o di particolari sistemi informatici di accesso (come firme digitali o quant’altro): tutto ciò che viene richiesto è una connessione a internet. Inoltre, l’intera procedura sarà gestita interamente online, senza alcun costo per le parti, essendo gratuita.
L’interessato dovrà presentare online la richiesta di avvio della procedura di risoluzione della controversia insorta all’organismo Adr prescelto; la piattaforma permette di collegare tutti gli organismi Adr nazionali dei 28 stati membri.

Bisognerà compilare un modulo già predisposto in tutte le 23 lingue della Ue. La piattaforma notificherà la notizia del reclamo al venditore contro cui è stato presentato, e insieme venditore e acquirente/consumatore sceglieranno l’organismo Adr, che riceverà sempre tramite la piattaforma i dettagli della controversia e sarà chiamata a risolverla.
La procedura di soluzione della lite dovrà concludersi entro 90 giorni.

Ogni venditore online è ora tenuto ad aggiornare il proprio sito di e-commerce indicando il link della piattaforma Odr e informando i consumatori della possibilità di risolvere, tramite la suddetta procedura stragiudiziale, ogni forma di reclamo o controversia.


La finalità della piattaforma Odr

Lo scopo della piattaforma Odr è quello di aumentare la fiducia dei consumatori verso gli acquisti online; la consapevolezza di una maggiore tutela dovrebbe anche incentivare gli scambi via internet e incrementare il settore dell’e-commerce, con conseguenti vantaggi per l’economica generale, contribuendo alla strategia comunitaria per il mercato unico digitale.

Mediazione: cade l’obbligatorietà quando in causa c’è un consumatore.

Fonte: laleggepertutti.it



Potrebbe cadere l’obbligo della mediazione tutte le volte in cui una delle due parti in conflitto sia un consumatore e l’altra un’azienda, un professionista o una banca; questo perché c’è un palese contrasto tra due leggi di pari importanza: da un lato la norma [1] che impone la mediazione obbligatoria (come condizione di procedibilità per accedere in tribunale, qualora la lite verta su specifiche materie) e, dall’altro, la direttiva comunitaria da noi recepita lo scorso mese di luglio [2], sull’istituzione degli organismi di risoluzione alternativa delle controversie per consumatori (cosiddetti Adr), normativa che, come noto, istituisce degli organismi di mediazione volontari, gratuiti e attivabili tramite internet (ne abbiamo parlato in “Liti tra acquirente e venditore risolti su internet gratis”).

martedì 29 marzo 2016

Agevolazione Nuova Sabatini-ter: domande dal 2 maggio 2016




Con la Circolare n. 26673 del 23 marzo 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico chiarisce termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione dell'agevolazione sui beni strumentali (“Nuova Sabatini Ter”) di cui all’art. 6 del decreto interministeriale 25 gennaio 2016. Le domande potranno essere presentate a partire dal 2 maggio 2016. La Circolare definisce anche l’ulteriore documentazione che l’impresa è tenuta a presentare per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla nuova disciplina.

Equitalia: come contestare la cartella senza avvocato

Fonte:  laleggepertutti.it


Se hai ricevuto una cartella di pagamento e vuoi contestarla senza ricorrere a un avvocato, devi innanzitutto verificare se la somma richiesta è dovuta o meno; solo successivamente potrai stabilire il metodo per la contestazione. Esiste infatti la possibilità, in determinate occasioni, di impugnare la cartella esattoriale senza bisogno un difensore così come è tuo diritto rivolgerti, in prima persona, all’amministrazione finanziaria e ad Equitalia stessa, secondo le opportune procedure previste dalla legge e di cui qui parleremo.

Dicevamo, la prima cosa da fare è verificare se la cartella di pagamento deve essere pagata o meno. Possiamo a riguardo fare alcune ipotesi:

Cancellazione centrale rischi dopo aver firmato un nuovo piano di rientro.

Sistemi di informazione creditizia (Centrale Rischi)

Sistemi di informazione creditizia (Centrale Rischi)


Collegio Nord - Decisione 2347 / 2012
Sistemi di informazione creditizia (Centrale dei rischi) - Segnalazioni illegittime - Presenza piano di rientro - Sconfinamento riferito alla situazione pregressa.
IL CASO: La società ricorrente stipulava con l’intermediario un contratto di leasing riguardante un immobile utilizzato per lo svolgimento della propria attività. 

venerdì 25 marzo 2016

Bonus 65% riqualificazione energetica alle imprese: al via

Fonte:  laleggepertutti.it


È possibile devolvere il bonus del 65% per le spese di riqualificazione energetica in favore delle imprese. Passa ad essere esecutiva (o quasi, come vedremo), dopo mesi di stop e di annunci, la normativa che rende operativa la possibilità di conferire anche alle imprese che hanno svolto i lavori il bonus del 65% di detrazione IRPEF.

Il provvedimento atteso era quello del direttore dell’Agenzia delle entrate che in esecuzione della Legge di stabilità [1] avrebbe dovuto stabilire quali fossero le modalità attraverso le quali le aziende potessero ottenere l’agevolazione.

Microcredito: piccole idee grandi progetti

Fonte:  laleggepertutti.it


L’intervento funziona attraverso una garanzia pubblica emessa dal MISE e ha lo scopo di finanziare e sostenere l’avvio e lo sviluppo della microimprenditorialità, anche in un momento in cui la crisi di credito rischierebbe di abbatterla.
Le risorse non erogano dunque finanziamenti ma fanno da garanzia per la loro concessione.


Chi può ottenere la garanzia Microcredito?

Se sono irreperibile al postino la cartella è valida?

Fonte:  laleggepertutti.it


Non sempre il rendersi irreperibile al postino consente di evitare la notifica della cartella di pagamento di Equitalia: in base alla legge, infatti, una volta che l’addetto alla consegna dell’atto abbia espletato tutte le formalità previste dalla legge per il caso di assenza del destinatario da casa o per il caso in cui questi non sia rintracciabile, la notifica “si presume” ugualmente avvenuta (anche se, di fatto, non è stata mai consegnata). E ciò perché, altrimenti, facile sarebbe sottrarsi a qualsiasi richiesta di pagamento.

Dunque, cancellare il proprio nome dal citofono, fingere che in casa non ci abita più nessuno o non accettare la raccomandata dal postino non evita le conseguenze legali derivanti dalla notifica della cartella di pagamento.



giovedì 24 marzo 2016

Crisi di credito? Torna in voga la cambiale: guida all’uso

Fonte:   laleggepertutti.it



La cambiale, con la crisi degli ultimi tempi che pone notevoli difficoltà per l’accesso alle tipiche forme di prestito e di finanziamento, è uno strumento che è stato riportato in voga dopo un periodo in cui ormai sembrava essere caduto in disuso.
Ecco l’importanza di conoscere le forme di tutela del creditore e del debitore nell’ipotesi di mancato pagamento della cambiale.


Cos’è la cambiale?

Regime forfettario: le novità dal 2016

Fonte:   laleggepertutti.it



Dal 2016 il regime forfettario, introdotto dalla L. 190/2014 a decorrere dal 1 gennaio 2015, resta l’unica alternativa al regime ordinario per le persone fisiche che svolgono o iniziano un’attività d’impresa, di arte/professione e che possiedono determinati requisiti. Il regime dei minimi, infatti, è stato abrogato e resta in vigore fino a scadenza naturale solo per i soggetti che, avendone i requisiti, ne hanno fatto opzione entro il 31 dicembre 2015, o per coloro che lo applicavano già da prima.

 Chi può aderire al regime forfettario

Alcoltest: senza avviso a farsi assistere dall’avvocato multa nulla

Fonte:   laleggepertutti.it



È illegittima la sentenza di condanna per guida in stato di ebbrezza se, al momento della prova dell’alcol (con il cosiddetto alcoltest), la polizia non ha avvisato il conducente della possibilità di farsi assistere dal proprio avvocato di fiducia. Inoltre, per eccepire tale nullità c’è tempo fino alla deliberazione della sentenza di primo grado. A chiarirlo è una recente sentenza della Cassazione che ripercorre un indirizzo ormai consolidato negli ultimi anni [1].

mercoledì 23 marzo 2016

Per non pagare il canone Rai, autocertificazioni entro il 30 aprile

laleggepertutti.it



L’unico modo per non pagare il Canone Rai resta quello dell’autocertificazione di non possesso della televisione, che andrà inviata entro e non oltre il 30 aprile. Diversamente, almeno per l’anno in corso, il contribuente subirà l’addebito sulla bolletta della luce. Non solo: la comunicazione andrà ripetuta ogni anno, avendo valore solo per 365 giorni, sempre che, ovviamente, nel frattempo il dichiarante non abbia acquistato un apparecchio televisivo.

Visura Crif online: come fare per richiederla

Fonte: laleggepertutti.it



Ti sarai chiesto se sia possibile richiedere una visura Crif online ed, eventualmente, come fare per ottenerla: la risposta è molto più semplice di quanto tu possa immaginare. È possibile ottenere la visura della Crif online con una semplice istanza presentata tramite internet. In questa breve scheda ti spiegheremo come fare.

Conoscere la propria posizione all’interno della banca data della Crif potrebbe essere estremamente importante, anche al fine di comprendere le ragioni che ostano alla concessione di un finanziamento o di un mutuo da parte di una banca.

Addio bollo auto se il fisco non interrompe la prescrizione

Fonte: laleggepertutti.it



Confermata la prescrizione breve per il bollo auto: la cartella di pagamento, notificata da Equitalia, non ha valore se sono trascorsi più di tre anni da quello in cui doveva essere eseguito il pagamento. La sentenza della CTP di Caltanissetta del 17 febbraio scorso [1] riapre un tema sempre caldo nel nostro ordinamento: l’obbligo di pagamento del bollo auto e i termini di prescrizione.   Nonostante qualche Regione abbia sostenuto a lungo che il termine di scadenza del bollo auto è di cinque anni, resta ormai consolidato l’orientamento dei giudici secondo cui gli arretrati dell’imposta sull’auto vanno richiesti entro massimo 3 anni che decorrono dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento.

martedì 22 marzo 2016

Lavori in condominio: senza il fondo speciale stop pignoramento.

Fonte: laleggepertutti.it


Chi non ha pagato la propria quota condominiale relativa a lavori straordinari autorizzati dall’assemblea non può essere “citato” o “pignorato” se, prima, non è stato costituito il fondo speciale previsto dal codice civile per il pagamento della ditta appaltatrice [1]. Questo, in estrema sintesi, il succo di un’interessante sentenza emessa dal Giudice di Pace di Taranto [1], già noto per alcuni pregevoli precedenti commentati su questo stesso giornale. Ma procediamo con ordine.

Il fideiussore può accedere alle procedure di sovraindebitamento

Fonte: laleggepertutti.it


La procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento si struttura in tre diverse procedure:   – l’accordo con i debitori; – il piano del consumatore; – la liquidazione del patrimonio.   Possono avvalersi di queste procedure tutti quei soggetti che per l’Ordinamento Italiano non sono fallibili, la cui elencazione non è contenuta nella Legge istitutiva [1] e successive modifiche [2], ma è facilmente ricavabile seguendo un percorso deduttivo scaturente dalla disamina della citata normativa.

venerdì 18 marzo 2016

Separazione e divorzio in Comune: come si fa

Fonte:  laleggepertutti.it




La coppia sposata che voglia separarsi, oppure la coppia già separata che voglia divorziare, può dirsi addio anche in Comune, presentandosi all’ufficio di stato civile: una novità entrata in vigore poco meno di due anni fa [1] che, tuttavia, è consentita solo a determinate condizioni. In questa breve scheda, vi spiegheremo come separarsi o divorziare in Comune, tutti gli adempimenti burocratici da compiere, i documenti da presentare e i passi da seguire per procedere senza bisogno di avvocati e giudice.


martedì 15 marzo 2016

Agevolazioni fiscali in favore di microimprese localizzate nella zona franca della Lombardia



Con Circolare 10 marzo 2016, n. 21801, il MISE ha fornito dei chiarimenti sulle modalità e i termini di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni fiscali in favore delle microimprese localizzate nella zona franca istituita, ai sensi dell'art. 1, comma 445, della L. n. 208/2015, nei territori della Lombardia colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. In particolare, il documento di prassi evidenzia che: • le istanze possono essere presentate a decorrere dalle ore 12:00 dell'8 aprile 2016 e sino alle ore 12:00 del 16 maggio 2016; • ai fini dell'accesso alle agevolazioni, la localizzazione della sede principale, ovvero dell'unità locale, all'interno della zona franca è attestata dal rappresentante legale o dal procuratore dell'impresa nel modulo di istanza (paragrafo 7). Le istanze di agevolazione prive di tale attestazione sono irricevibili.

Contributi per beni strumentali "Nuova Sabatini": Decreto in G.U.



È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 10 marzo 2016, n. 58, il Decreto Interministeriale 25
gennaio 2016, contenente la "nuova disciplina per la concessione ed erogazione del contributo in
relazione a finanziamenti bancari per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di
piccole e medie imprese".
In particolare, il Decreto stabilisce i requisiti, le condizioni di accesso e la misura massima dei
contributi, nonché le relative modalità di concessione, erogazione e controllo e di raccordo con i
finanziamenti di cui all'art. 4 del medesimo Decreto.

Credito d’Imposta attrezzature per il Sud: la guida completa

Fonte:  laleggepertutti.it



Il credito di imposta per il Mezzogiorno è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2016 [1]. Il credito è valido sugli acquisti effettuati su beni strumentali nuovi, da piccole medie e grandi imprese non in condizioni di difficoltà, su strutture produttive situate nel Sud Italia.

L’acquisto, da realizzarsi trail 2016 e il 2019, offre l’opportunità di sgravare il costo dalle tasse per un importo che può variare dal 10 % al 20%, in ragione delle dimensioni aziendali.

 Cosa può essere acquistato con il credito d’imposta per il Sud?
Si possono acquistare macchinari, impianti o attrezzature, ed è possibile anche l’acquisto in leasing. La legge di stabilità parla difatti di “beni strumentali nuovi” che devono essere destinati a strutture produttive localizzate nelle “zone assistite” delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, secondo quanto previsto nel TFUE [2].


venerdì 11 marzo 2016

Autoimprenditoria in agricoltura, pubblicato il bando: mutui agevolati a tasso zero



Mutui agevolati a tasso zero, a copertura del 75 per cento delle spese ammissibili fino a un tetto massimo di 1,5 milioni di euro. E’ stato pubblicato il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze che definisce misure a favore dell’autoimprenditorialità e del ricambio generazionale in agricoltura. La gestione della misura è affidata a Ismea che ha il compito di fissare le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione e i limiti degli interventi.

AFFITTI IN NERO: DAL 2016 NUOVE SANZIONI?



Già prima dell’entrata in vigore della manovra finanziaria per il 2016, il padrone di casa che non registrava al Fisco il contratto di locazione, in aggiunta al rischio di essere scoperto dall’Agenzia delle Entrate, dal punto di vista civilistico, incorreva in una tipologia di accordo con l’inquilino considerata inesistente.

Questo implica, ed implicava, in caso di morosità dell’inquilino, l’impossibilità di avviare la procedura rapida di sfratto, con tutte le relative ripercussioni economiche, ossia i mancati incassi.

Mutui, tre fondi a sostegno di chi non riesce a pagare le rate

Fonte:   laleggepertutti.it



Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa

Hanno diritto ad accedere al “Fondo di solidarietà” coloro che:

– hanno contratto un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa di valore non superiore a 250 mila euro
– e che, nello stesso tempo, presentano un reddito Isee non superiore a 30mila euro.

Si può accedere al fondo in caso di perdita del posto di lavoro (sia a tempo determinato che indeterminato), morte, sopraggiunto handicap grave o condizione di non autosufficienza.
Quanti si trovano in tali condizioni possono chiedere di sospendere il pagamento dell’intera rata. Il fondo verserà la quota interessi alla banca nel periodo coperto dall’agevolazione. A scadenza il debitore dovrà ritornare a rimborsare il debito residuo, spalmato però su una durata più corta. La sospensione è prevista per massimo 18 mesi.


Fondo di solidarietà per i cassa integrati

Da marzo 2015 possono accedere al fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa, di cui abbiamo appena parlato, anche i cassaintegrati: in questo caso però il mutuatario potrà sospendere il pagamento solo della quota capitale della rata mentre dovrà continuare a pagare gli interessi. La sospensione è prevista per massimo 12 mesi.

Non è possibile cumulare i due fondi, quindi sommare i 18 ai 12 mesi.


Fondo di garanzia prima casa

A differenza dei due precedenti fondi, quello di Garanzia Prima Casa opera ancor prima della concessione del mutuo offrendo alle banche una garanzia del 50% sul rimborso.
Il beneficio è riservato ai giovani che dispongono di un reddito in grado di sostenere il pagamento delle rate, ma non della liquidità iniziale (almeno il 20% del valore dell’immobile visto che normalmente le banche non concedono mutui superiori all’80%) per chiedere un mutuo.
Il fondo prevede uno stanziamento statale di circa 650 milioni di euro di cui una buona parte – assicura Consap, l’ente del ministero delle Finanze che lo gestisce – è stata già utilizzata.

Per poter accedere al fondo è necessario essere giovani coppie con uno dei componenti di età inferiore ai 35 anni; single, separati, divorziati o vedove con almeno un figlio convivente minore, giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico e conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.

Bonus famiglia, le agevolazioni 2016

Fonte:   laleggepertutti.it



Moltissime famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese: non tutti sanno, però, che esistono degli strumenti a sostegno del reddito e delle agevolazioni che, per quanto non risolvano certamente tutti i problemi economici, riescono comunque a dare una mano d’aiuto. Vediamo, in questo vademecum, i benefici più importanti riconosciuti alle famiglie nel 2016.


giovedì 10 marzo 2016

Bonus strumenti musicali, come richiederlo

Fonte:  laleggepertutti.it

È finalmente possibile richiedere il bonus per l’acquisto di strumenti musicali: l’Agenzia delle Entrate, con un recente provvedimento [1], ha individuato le modalità operative per ottenere il contributo una tantum di 1.000 euro, previsto dalla Legge di Stabilità 2016 [2].


Bonus strumenti musicali: a chi spetta

Come contestare una cartella di pagamento prescritta

Fonte:  laleggepertutti.it



Contestare una cartella di pagamento prescritta è un problema che potrebbe riguardare anche te: ti abbiamo, infatti spiegato come scoprire quanti debiti hai con Equitalia e cosa succede se non li paghi. Tuttavia, accade spesso che le morosità si trascinino per anni o magari che, a monte di esse, ci sia una notifica non eseguita correttamente o effettuata a un indirizzo sbagliato; potrebbe infine avvenire che, dopo l’invio della cartella di pagamento, Equitalia non svolga altre attività e si risvegli solo dopo molto tempo. In tutti questi casi, ben potrebbe essere che si sia verificata la prescrizione degli importi dovuti, per decorrenza del tempo massimo previsto dalla legge.


lunedì 7 marzo 2016

Il decreto ingiuntivo va revocato integralmente anche se il debitore ha pagato solo una parte del debito

Fonte: (www.StudioCataldi.it)



Con la sentenza numero 18101/2015, il Tribunale di Roma ha offerto un'interessante lettura della disciplina del decreto ingiuntivo, affermando che lo stesso va revocato integralmente, anche se il debitore dimostra di aver pagato solo parzialmente quanto dovuto. E anche se tale pagamento è avvenuto successivamente al deposito del ricorso per decreto ingiuntivo.
Più correttamente, il giudice capitolino ha affermato che il versamento di una parte del debito è idoneo in ogni caso comportare la revoca del decreto ingiuntivo opposto, in quanto nel giudizio di cognizione che è generato dall'opposizione non ci si limita, come nella fase sommaria, a verificare le condizioni di ammissibilità e di validità del decreto ingiuntivo ma si accertano anche i fatti costitutivi del diritto che è in contestazione.

Cartella di pagamento: prescrizione breve in cinque anni

Fonte: laleggepertutti.it



La cartella esattoriale notificata da Equitalia scade dopo cinque anni dalla notifica: la Cassazione cambia orientamento, una svolta in favore del contribuente.

Mutamento di indirizzo della Cassazione in tema di prescrizione delle cartelle di pagamento notificate da Equitalia: secondo la nuova interpretazione, sancita da una ordinanza depositata di recente [1], i crediti dell’erario vanno in prescrizione dopo solo cinque anni e non più dieci (come affermato in passato per alcuni di essi). Si tratta, più in particolare, dei crediti di natura fiscale, come l’Irpef, l’Iva, l’Ilor, ecc., e di quelli di natura contributiva e previdenziale, come le somme dovute all’Inps o all’Inail. Una svolta che riduce alla metà i tempi di scadenza dei debiti dei contribuenti nei confronti di Equitalia e, dall’altro lato, complica il procedimento di riscossione esattoriale.

La stessa pronuncia, peraltro, è stata ripresa ancor più di recente da una sentenza della CTR di Catanzaro [2] che, con specifico riferimento all’Irpef, ha confermato la prescrizione breve quinquennale; non è quindi il caso di parlare di una decisione isolata, ma che sta già portando i giudici di merito ad adeguarvisi.


venerdì 4 marzo 2016

Finanziamenti alle imprese

Finanziamenti per startup e imprese consolidate, per far crescere l'azienda sfruttando tutte le opportunità del mercato: scopri i nostri finanziamenti.

Debitore tormentato dal recupero crediti: danno da privacy violata

Fonte:  laleggepertutti.it




Recuperare un credito, di questi tempi, è un’impresa ardua: ma non per questo è lecito infrangere le regole poste a tutela della privacy del debitore. Su tale aspetto, invece, le società di recupero crediti hanno la “mano pesante”, spinte dall’esigenza di raggiungere gli “obiettivi di recuperato”. E così, spesso, le telefonate inoltrate al debitore, per convincerlo a saldare la morosità, lo raggiungono finanche sul posto di lavoro o a casa dei parenti. In questo caso, non c’è dubbio che viene violata la riservatezza del cittadino il quale ha il diritto a mantenere segreta la propria posizione debitoria nei confronti dei terzi, specie parenti e colleghi.  

Consigli legali contro lo “stalking” delle società di recupero crediti

Fonte la leggepertutti.it




Anche le società di recupero crediti sentono la crisi economica: colpa delle tasche dei cittadini, sempre più vuote, che hanno reso le riscossioni difficilissime. Così, non di rado, gli operatori telefonici ricorrono a mezzi “poco ortodossi”: non si fanno scrupoli, per esempio, ad alzare la voce, a minacciare l’intervento di “esattori”, a preannunciare imminenti espropriazioni immobiliari, ecc. Spesso, poi, quando lo stalking telefonico diventa più pressante, la ricerca del debitore avviene presso luoghi ove invece dovrebbe essere rispettata la privacy, come il posto di lavoro o l’abitazione di parenti.   Occupandoci di questo delicato argomento, abbiamo, in passato, parlato dell’obbligo del rispetto della privacy da parte delle società di recupero credito (leggi l’articolo: “Debitore tormentato dal recupero crediti: danno da privacy violata”) ed abbiamo anche elencato i limiti entro cui l’attività di recupero crediti può svolgersi (leggi l’articolo “Società di recupero crediti: cosa possono fare e cosa non possono fare”).

La Banca (Benigni)


ATTENZIONE:avvocato ex difensore di equitalia (Gennaro De falco) ascoltate e condividete


Come funziona il sistema bancario, Banche e Potere, tutti noi ridotti in schiavitù

Esiste una èlite di potenti che con le loro grandi aziende hanno assunto il controllo totale e assoluto, semplicemente controllando l'origine del denaro. Antiusura108@gmail.com


martedì 1 marzo 2016

Cartella Equitalia: le conseguenze del mancato pagamento

Fonte:   laleggepertutti.it



Se il contribuente non versa quanto richiesto da Equitalia nella cartella di pagamento è soggetto a una serie di conseguenze che variano a seconda dell’importo del debito iscritto a ruolo. La legge, infatti, ha messo dei paletti ai poteri di Equitalia restringendo il suo campo di azioni laddove il debito è minore. Come si vede dallo schema qui sotto riportato, tanto più la misura incide sui diritti del contribuente, tanto più è consentita solo per importi di rilevante valore.
 

Prestito vitalizio ipotecario: la casa diventa un bancomat, ma con pro e contro



Dal 2 marzo entrano in vigore le nuove norme del governo Renzi che modificano il prestito vitalizio ipotecario. Il limite minimo di età per averne accesso, per esempio, passa dai 65 anni attuali a 60 anni. Ma di cosa si tratta? In pratica la casa di proprietà può diventare il bancomat di persone in difficoltà economica. Il prestito vitalizio ipotecario è simile ad un mutuo, ma con notevoli differenze: non ci sono le rate, nè una scadenza, il rimborso spetta interamente agli eredi. Ma a fronte dell’indiscutibile comodità di avere subito un credito da non rimborsare ci sono anche notevoli contro legati ai tassi di interesse applicati dalle banche. In vista del 2 marzo è importante ricordare come funziona il prestito vitalizio ipotecario e soprattutto i pro e i contro di questo strumento di accesso al credito.

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