mercoledì 13 luglio 2016

Equitalia: sanatoria sulle dilazioni di pagamento

Fonte:  laleggepertutti.it


Arriva la sanatoria sulle rateazioni di Equitalia: i contribuenti avranno maggiori chance per mettersi in regola con gli arretrati. Chi in passato è decaduto da una dilazione potrà accedere nuovamente al beneficio delle rate senza dover pagare tutto lo scaduto in un’unica soluzione. È quanto risulta dal maxi emendamento presentato al Decreto Enti Locali, in discussione in questi giorni. Ecco di cosa si tratta.







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In passato, chi non pagava otto rate della dilazione concessa da Equitalia non aveva più la possibilità di chiedere un pagamento rateizzato e si esponeva, in caso di mancato versamento del debito tutto in una volta, al rischio di un pignoramento.

Una recente riforma ha, da un lato ridotto a cinque (anche non consecutive) le rate oltre le quali si decade dalla dilazione; dall’altro lato però ha consentito al contribuente decaduto di essere riammesso alla rateazione pagando, in un’unica soluzione, tutto lo scaduto. Questa possibilità però risultava troppo onerosa per chi aveva perso la dilazione prima dell’entrata in vigore della riforma ossia il 22 ottobre 2015 per via della enorme cifra di debito maturata sino a quel momento.

Così, la nuova riforma rimette mano alla legge e, per chi, non avendo pagato almeno cinque delle rate, è decaduto dalla dilazione vi sarà una sorta di sanatoria: potrà cioè accedere nuovamente alla rateazione senza bisogno di versare tutto lo scaduto. A condizione però che la relativa domanda venga presentata entro 60 giorni dalla legge di conversione del decreto legge. Questa facoltà viene riservata non solo a chi è decaduto dalla dilazione prima del 22 ottobre scorso, ma anche a chi si è reso inadempiente dopo tale data.



Non è tutto. L’attuale legge prevede che, per debiti fino a 50.000 euro, la richiesta di dilazione venga autorizzata da Equitalia a semplice presentazione della istanza, senza bisogno di dimostrare la propria situazione di difficoltà economica; in tal caso l’Esattore concede una dilazione a 6 anni (ossia 72 rate). Con la riforma, invece, il tetto massimo di debito passa da 50 a 60mila euro. Quindi, fino a tale importo la rateazione costituirà un diritto che Equitalia non potrà né negare, né subordinare all’acquisizione di documenti attestanti la difficoltà a pagare.

Scatta, infine, la possibilità per il contribuente di rinegoziare i piani di rateazione già in corso con un allungamento del periodo di pagamento.

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