venerdì 12 giugno 2015

Parliamo di TAN e di TAEG



Quando si parla di tasso d'interesse su prestiti o finanziamenti si trovano sempre due indicatori: il TAN e il TAEG, quel'è la differenza?

Il TAN è una percentuale che indica il tasso d'interesse annuo nominale applicato per determinare la rata e la durata del finanziamento;

Il TAEG, invece, è il tasso annuo effettivo globale, cioè che tiene conto anche delle spese accessorie eventuali (ad esempio spese pratica, spese incasso rata, spese per comunicazioni periodiche ecc) 
Secondo la nuova normativa sul Credito ai consumatori, in ogni proposta di finanziamento ci devono essere entrambi gli indicatori

Ma allora qual è quello giusto da osservare?
Senza dubbio il TAEG, perché tenendo conto di tutto è il vero elemento per fare confronti tra soluzioni diverse o tra società diverse. 
Quando un TAEG è inferiore a un altro il costo finale sarà sicuramente più conveniente.

La nuova normativa, infatti, prevede che nella comunicazione commerciale il TAEG sia messo in chiara evidenza e soprattutto che la grandezza del carattere con cui è scritto il TAEG non possa essere inferiore al carattere più grande utilizzato in quella pubblicità. 
Un passo decisamente importante nella trasparenza e nella chiarezza nei confronti del consumatore.

A volte in pubblicità, accanto ad un TAN zero, notiamo un TAEG diverso da zero, cosa significa?
Questo può avvenire quando ci sono delle spese accessorie che appunto il TAEG rileva e il TAN invece no.

Le faccio un esempio:
Finanziamento di 1.200 euro in 12 mesi con rate da 100 euro al mese, in questo caso il TAN è zero ma se il TAEG non è zero vuol dire che ci sono delle spese accessorie (spese pratica, incasso rata, bollo, costi per invio documenti periodici ecc).

Se il TAEG non è zero, non lasciatevi ingannare, non può essere definito un finanziamento a tasso zero

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