venerdì 29 luglio 2016
Cultura Crea: Invitalia finanzia le imprese culturali e creative
Cos'è
“Cultura Crea” è un programma di incentivi per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria culturale-turistica e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
A chi è rivolto
giovedì 28 luglio 2016
Raccomandata codice ??? di cosa si tratta
Fonte: laleggepertutti.it
Aggiorniamo la lista dei codici raccomandata sulla base di una segnalazione di un nostro utente: ecco cos’è la raccomandata con codice 616
Abbiamo detto nei nostri precedenti pezzi di come sia possibile riconoscere una raccomandata a partire dal codice disponibile sull’avviso, dunque senza riceverla e senza incorrere in brutte sorprese.
Aggiorniamo la lista dei codici raccomandata sulla base di una segnalazione di un nostro utente: ecco cos’è la raccomandata con codice 616
Abbiamo detto nei nostri precedenti pezzi di come sia possibile riconoscere una raccomandata a partire dal codice disponibile sull’avviso, dunque senza riceverla e senza incorrere in brutte sorprese.
Vendere o donare la casa quando si ha già un debito è inutile
fonte: laleggepertutti.it
Basta semplicemente essere “potenziali debitori” di un altro soggetto perché quest’ultimo possa rivolgersi al tribunale e far revocare tutte le vendite o le donazioni nel frattempo compiute dal proprietario del bene per evitare il pignoramento. Difatti, anche se sull’esistenza e/o entità del credito è ancora in corso una causa, è possibile esercitare in anticipo la cosiddetta azione revocatoria sugli atti di cessione dei beni che potrebbero pregiudicare il creditore. È quanto ricorda la Cassazione con una recente sentenza [1]. Ma procediamo con ordine e, per iniziare, facciamo qualche esempio per rendere più chiara la situazione che può venirsi a verificare.
Basta semplicemente essere “potenziali debitori” di un altro soggetto perché quest’ultimo possa rivolgersi al tribunale e far revocare tutte le vendite o le donazioni nel frattempo compiute dal proprietario del bene per evitare il pignoramento. Difatti, anche se sull’esistenza e/o entità del credito è ancora in corso una causa, è possibile esercitare in anticipo la cosiddetta azione revocatoria sugli atti di cessione dei beni che potrebbero pregiudicare il creditore. È quanto ricorda la Cassazione con una recente sentenza [1]. Ma procediamo con ordine e, per iniziare, facciamo qualche esempio per rendere più chiara la situazione che può venirsi a verificare.
mercoledì 27 luglio 2016
Come compensare i crediti PA con le cartelle esattoriali
Fonte: laleggepertutti.it
I liberi professionisti e le imprese che hanno effettuato lavori per la PA potranno anche per il 2016 compensare tali crediti in compensazione al fine di saldare i debiti derivanti da cartelle di cartelle di pagamento.
Le regole della compensazione crediti PA
Le regole per la compensazione dei crediti della PA sono le medesime degli scorsi anni [1].
Per il 2016 la compensazione può essere operata su debiti relativi a cartelle esattoriali in favore di imprese e professionisti titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, nei confronti della pubblica amministrazione.
Le cartelle esattoriali interessate sono quelle notificate entro il 31 dicembre 2015, i crediti devono essere:
I liberi professionisti e le imprese che hanno effettuato lavori per la PA potranno anche per il 2016 compensare tali crediti in compensazione al fine di saldare i debiti derivanti da cartelle di cartelle di pagamento.
Le regole della compensazione crediti PA
Le regole per la compensazione dei crediti della PA sono le medesime degli scorsi anni [1].
Per il 2016 la compensazione può essere operata su debiti relativi a cartelle esattoriali in favore di imprese e professionisti titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, nei confronti della pubblica amministrazione.
Le cartelle esattoriali interessate sono quelle notificate entro il 31 dicembre 2015, i crediti devono essere:
La garanzia offerta dal Confidi
La garanzia consortile è un’obbligazione che il Confidi assume verso un terzo creditore, che può essere una Banca e/o un Intermediario Finanziario convenzionati, per assicurare l’adempimento di una obbligazione (tipicamente, la restituzione di un prestito) di un’impresa socia che quindi assume la veste di debitore principale. La garanzia pertanto assume la veste di una obbligazione accessoria; quindi, se non sorge o si estingue l’obbligazione principale assunta dall’impresa socia, viene meno anche l’efficacia dell’obbligazione accessoria assunta dal Confidi. La garanzia consortile viene rilasciata per iscritto tramite l’invio di un certificato di garanzia all’impresa socia e al soggetto finanziatore convenzionato con il Confidi.
venerdì 22 luglio 2016
La segnalazione in centrale rischi del credito prescritto
Istituita con Delibera C.I.C.R. (Comitato interministeriale per il credito e il risparmio) del 16 maggio 1962, la Centrale Rischi è un servizio accentrato di informazioni sui rischi finanziari gestito dalla Banca d'Italia, che consente alle banche, attraverso la raccolta di informazioni provenienti dalle stesse sui rischi dei propri clienti, di conoscere le eventuali posizioni debitorie dei clienti nei confronti del sistema bancario consentendo loro la valutazione della solvibilità, al fine di decidere su eventuali concessioni di affidamenti agli stessi.
Accordo Enm e Bper: 75 milioni per nuove imprese
L'ente Nazionale per il Microcredito (Enm) e il Gruppo Bper Banca hanno siglato un accordo che consentirà di mettere a disposizione di cittadini e piccole
aziende un plafond di 75 milioni di euro e finanziare oltre 3.400 iniziative di microcredito imprenditoriale. Lo strumento, attraverso l'azione dell'Ente Nazionale per il Microcredito, garantirà l'accesso al Fondo di Garanzia Pmi. Sulla base del monitoraggio effettuato dall'Enm, per cui ogni beneficiario sviluppa un quoziente occupazionale di 2,43 unità lavorative, si prevede che nell'arco di due anni si genereranno circa 8.286 nuovi posti di lavoro. È quanto si legge in una nota congiunta al termine della conferenza di presentazione dell'accordo presso
la Camera dei deputati.
giovedì 21 luglio 2016
CREDITO ALLE IMPRESE: UN ACCORDO DA 20 MILIONI DI EURO PER LE PMI
Grazie all'accordo firmato tra Cna Toscana e ChiantiBanca arriva un plafond per finanaziamenti alle aziende artigiane
Per aiutare le piccole imprese toscane ad ottenere finanziamenti arriva un plafond di 20 milioni di euro per il credito alle PMI. A mettere a disposizione i fondi è ChiantiBanca grazie all'accordo firmato ieri con Cna Toscana, Finart-Cna e Artigiancredito Toscano.
Mutuo Giovani per la prima casa 100% del costo dell'immobile
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Novita procedure esecutive immobiliari
Tra le novità più importanti, almeno per quanto riguarda il codice di procedura, vi è la modifica della formula dell’atto di pignoramento: esso dovrà contenere un ulteriore avviso al debitore (oltre a quello già presente circa la possibilità di valersi delle procedure sul sovraindebitamento), ossia che l’opposizione all’esecuzione è inammissibile se proposta dopo che sia stata già disposta la vendita o l’assegnazione del bene pignorato, salvo che:
la stessa opposizione sia fondata su fatti sopravvenuti
o che l’opponente dimostri di non averla potuta proporre tempestivamente per causa a lui non imputabile.
Difatti, in base al nuovo articolo 615 del cod. proc. civ. l’opposizione all’esecuzione è inammissibile se presentata dopo che il giudice abbia disposto la vendita o l’assegnazione del bene pignorato. Si tratta di una vera e propria causa di decadenza come avevamo già chiarito nell’articolo “Il nuovo atto di pignoramento”. Di qui la necessità della modifica del contenuto dell’atto di pignoramento che deve appunto precisare al debitore tale termine di preclusione.
mercoledì 13 luglio 2016
Equitalia: sanatoria sulle dilazioni di pagamento
Fonte: laleggepertutti.it
Arriva la sanatoria sulle rateazioni di Equitalia: i contribuenti avranno maggiori chance per mettersi in regola con gli arretrati. Chi in passato è decaduto da una dilazione potrà accedere nuovamente al beneficio delle rate senza dover pagare tutto lo scaduto in un’unica soluzione. È quanto risulta dal maxi emendamento presentato al Decreto Enti Locali, in discussione in questi giorni. Ecco di cosa si tratta.
Arriva la sanatoria sulle rateazioni di Equitalia: i contribuenti avranno maggiori chance per mettersi in regola con gli arretrati. Chi in passato è decaduto da una dilazione potrà accedere nuovamente al beneficio delle rate senza dover pagare tutto lo scaduto in un’unica soluzione. È quanto risulta dal maxi emendamento presentato al Decreto Enti Locali, in discussione in questi giorni. Ecco di cosa si tratta.
Assegno di mantenimento alla ex moglie: stop in 2 casi
Fonte: laleggepertutti.it
La Cassazione torna a dire addio all’assegno di mantenimento in tutti quei casi in cui non è meritato o quando la donna abbia già un’altra spalla su cui appoggiarsi. Due sono infatti i casi che, per giurisprudenza ormai consolidata, fanno venire meno il diritto all’assegno di mantenimento della donna. Essi sono:
se la ex moglie è ancora nelle condizioni fisiche di lavorare, ma non si sforza di cercare un posto di lavoro;
se la donna inizia la convivenza stabile con un nuovo partner, potendo così contare sul sostegno economico di un’altra persona.
La Cassazione torna a dire addio all’assegno di mantenimento in tutti quei casi in cui non è meritato o quando la donna abbia già un’altra spalla su cui appoggiarsi. Due sono infatti i casi che, per giurisprudenza ormai consolidata, fanno venire meno il diritto all’assegno di mantenimento della donna. Essi sono:
se la ex moglie è ancora nelle condizioni fisiche di lavorare, ma non si sforza di cercare un posto di lavoro;
se la donna inizia la convivenza stabile con un nuovo partner, potendo così contare sul sostegno economico di un’altra persona.
martedì 12 luglio 2016
Casa ipotecata e pignorata: quando va lasciata?
Fonte: laleggepertutti.it
Case pignorate: ora la liberazione dell’immobile dal precedente proprietario, prima dell’asta, avverrà più facilmente e, soprattutto, senza i vincoli e le restrizioni previste in passato. È quanto prevede il nuovo “Decreto banche” [1], che ha riformato le procedure esecutive immobiliari, al fine di rendere maggiormente certo e veloce il recupero dei crediti. Lo scopo della nuova disposizione è evitare che lo sfratto del debitore, ancora presente dentro il proprio appartamento durante la procedura e restio a lasciarlo, possa disincentivare eventuali interessati a presentare offerte di acquisto e partecipazione alle aste.
Quando il debitore non vuole lasciare la casa pignorata
Case pignorate: ora la liberazione dell’immobile dal precedente proprietario, prima dell’asta, avverrà più facilmente e, soprattutto, senza i vincoli e le restrizioni previste in passato. È quanto prevede il nuovo “Decreto banche” [1], che ha riformato le procedure esecutive immobiliari, al fine di rendere maggiormente certo e veloce il recupero dei crediti. Lo scopo della nuova disposizione è evitare che lo sfratto del debitore, ancora presente dentro il proprio appartamento durante la procedura e restio a lasciarlo, possa disincentivare eventuali interessati a presentare offerte di acquisto e partecipazione alle aste.
Quando il debitore non vuole lasciare la casa pignorata
mercoledì 6 luglio 2016
Social card disoccupati: sino a 400 euro a mese per la spesa
Fonte: laleggepertutti.it
La social card straordinaria disoccupati INPS è un bonus previsto dal Governo a sostegno di chi è disoccupato.
Ecco chi ne ha diritto e i requisiti necessari per poterne usufruire.
Cos’è la Social Card Disoccupati?
La Social Card Disoccupati 2016, è una carta acquisti – del tutto simile a quella degli scorsi anni – che prevede la possibilità di usufruire ogni mese di un credito finalizzato all’acquisto di beni di prima necessità per importi che vanno dai 231 a 404 euro.
L’importo varia in ragione del numero dei componenti del nucleo familiare. Vediamo i dettagli.
La social card straordinaria disoccupati INPS è un bonus previsto dal Governo a sostegno di chi è disoccupato.
Ecco chi ne ha diritto e i requisiti necessari per poterne usufruire.
Cos’è la Social Card Disoccupati?
La Social Card Disoccupati 2016, è una carta acquisti – del tutto simile a quella degli scorsi anni – che prevede la possibilità di usufruire ogni mese di un credito finalizzato all’acquisto di beni di prima necessità per importi che vanno dai 231 a 404 euro.
L’importo varia in ragione del numero dei componenti del nucleo familiare. Vediamo i dettagli.
Prestito vitalizio
Prestito Vitalizio è il finanziamento che consente di soddisfare particolari esigenze di liquidità della clientela over 60. Per richiedere il finanziamento è necessario essere proprietari di un immobile residenziale da offrire in garanzia a fronte dell'erogazione.
Destinatari: clientela privata con almeno 60 anni al momento della richiesta, proprietaria di un immobile a uso abitativo libero da ipoteca.
Intestazione del finanziamento: il finanziamento viene intestato al proprietario dell'immobile residente nello stesso. In caso di coniugi o conviventi more uxorio da almeno 5 anni il finanziamento viene sempre cointestato, indipendentemente dalla proprietà dell'immobile. In caso di cointestazione entrambi devono avere più di 60 anni e almeno uno deve essere residente nell'immobile. In presenza di figli comproprietari dell'immobile, gli stessi interverranno come terzi datori di ipoteca.
martedì 5 luglio 2016
Cartelle di pagamento Equitalia: diritto a vedere gli originali
Fonte: laleggepertutti.it
Se il contribuente chiede a Equitalia – con un accesso agli atti amministrativi – di visionare l’originale della cartella di pagamento a lui notificata (per controllarne, ad esempio, la legittimità, il contenuto o la corretta spedizione), non gli può essere consegnato solo l’estratto di ruolo o una semplice fotocopia della cartella stessa. Questo perché il cittadino ha diritto di acquisire conoscenza dell’originale della cartella esattoriale (qualora mai notificata e tornata indietro al mittente) o di acquisire una copia conforme della stessa (qualora l’originale sia stato notificato al contribuente).
Se il contribuente chiede a Equitalia – con un accesso agli atti amministrativi – di visionare l’originale della cartella di pagamento a lui notificata (per controllarne, ad esempio, la legittimità, il contenuto o la corretta spedizione), non gli può essere consegnato solo l’estratto di ruolo o una semplice fotocopia della cartella stessa. Questo perché il cittadino ha diritto di acquisire conoscenza dell’originale della cartella esattoriale (qualora mai notificata e tornata indietro al mittente) o di acquisire una copia conforme della stessa (qualora l’originale sia stato notificato al contribuente).
Il contenzioso nei rapporti di credito bancario. Illegittimita' ricorrenti nei mutui e leasing
Mutui e leasing
Illegittimita' ricorrenti nei mutui e leasing
In ossequio alla Legge 108/96 in materia di usura ed alle istruzioni della Banca d'Italia, i criteri utilizzati ai fini del calcolo, oltre alla struttura del rimborso finanziario, sono tutte le spese accessorie obbligatorie inerenti l’erogazione, la fruizione e l’estinzione del finanziamento, come ad esempio: spese di istruttoria pratica, commissioni d'incasso, assicurazioni obbligatorie, interessi di preammortamento, nonché, penali di anticipata estinzione, ecc., non rientrano a far parte dei parametri che incidono sul T.A.E.G. i bolli statali, le tasse e le assicurazioni non obbligatorie.
E' necessario evidenziare che proprio recentemente la Cassazione Civile con sentenza nr. 350 del 2013 ha sancito che gli interessi moratoti vanno sommati a quelli convenzionali ai fini dell'accertmento del superamento o meno della soglia usuraria ab origine ovvero in sede di sottoscrizione di contratto.
Illegittimita' ricorrenti nei mutui e leasing
In ossequio alla Legge 108/96 in materia di usura ed alle istruzioni della Banca d'Italia, i criteri utilizzati ai fini del calcolo, oltre alla struttura del rimborso finanziario, sono tutte le spese accessorie obbligatorie inerenti l’erogazione, la fruizione e l’estinzione del finanziamento, come ad esempio: spese di istruttoria pratica, commissioni d'incasso, assicurazioni obbligatorie, interessi di preammortamento, nonché, penali di anticipata estinzione, ecc., non rientrano a far parte dei parametri che incidono sul T.A.E.G. i bolli statali, le tasse e le assicurazioni non obbligatorie.
E' necessario evidenziare che proprio recentemente la Cassazione Civile con sentenza nr. 350 del 2013 ha sancito che gli interessi moratoti vanno sommati a quelli convenzionali ai fini dell'accertmento del superamento o meno della soglia usuraria ab origine ovvero in sede di sottoscrizione di contratto.
venerdì 1 luglio 2016
Equitalia: arrivano le “cartelle amiche”
Fonte: laleleggepertutti.it
Equitalia è pronta a varare due grandi riforme: la cancellazione dei tre gruppi (Equitalia Sud, Centro e Nord) e l’invio di oltre 300mila cartelle amiche.
Tra meno di 24 ore, non esisteranno più Equitalia Sud, Centro e Nord: i tre agenti della riscossione si fonderanno in un’unica società, partecipata da Agenzia delle Entrate e Inps: si chiamerà Equitalia Servizi di riscossione Spa ed opererà su tutta Italia, tranne in Sicilia. I contribuenti, quindi, vedranno, nelle prossime cartelle di pagamento che saranno loro notificate, un nuovo soggetto come mittente.
Equitalia è pronta a varare due grandi riforme: la cancellazione dei tre gruppi (Equitalia Sud, Centro e Nord) e l’invio di oltre 300mila cartelle amiche.
Tra meno di 24 ore, non esisteranno più Equitalia Sud, Centro e Nord: i tre agenti della riscossione si fonderanno in un’unica società, partecipata da Agenzia delle Entrate e Inps: si chiamerà Equitalia Servizi di riscossione Spa ed opererà su tutta Italia, tranne in Sicilia. I contribuenti, quindi, vedranno, nelle prossime cartelle di pagamento che saranno loro notificate, un nuovo soggetto come mittente.
lunedì 27 giugno 2016
POR FESR Lombardia - Controgaranzie per PMI e liberi professionisti
Dal 20 giugno i Confidi possono aderire al bando FESR da 25,5 milioni di euro per Controgaranzie a sostegno di PMI e liberi professionisti
> POR FESR Lombardia - agevolazioni per ristrutturazione energetica edifici pubblici
> Lombardia – POR FESR, fondi per imprese e professionisti
venerdì 17 giugno 2016
B&B: i bed & breakfast non possono avere più limiti
Fonte: laleggepertutti.it
Non si può imporre ai bed & breakfast, agli affittacamere e, in generale, a qualsiasi struttura ricettiva alberghiera o extralberghiera norme che limitino l’esercizio dell’attività, come quelle che, ad esempio, impongono la chiusura per determinati giorni dell’anno o il rispetto di limiti dimensionali come il numero di camere. Un principio, quest’ultimo, appena fissato dal Tar Lazio [1], che costituisce una vera e propria svolta per le attività anche non imprenditoriali che forniscono servizi ai turisti.
Liberalizzazione totale
Il TAR Lazio parte da un principio dei moderni stati democratici: nelle attività economiche, deve essere ritenuto permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Questo significa che se la legge non pone determinati paletti agli esercizi commerciali, questi non possono essere approvati dalle autorità amministrative.
È il caso di un regolamento della Regione Lazio [2] che imponeva a case vacanze e B&B – gestiti in forma non imprenditoriale – periodi di inattività forzata e requisiti dimensionali minimi da rispettare. Per non essere soggetti a tali ostacoli, gli esercenti tali strutture avrebbero dovuto optare per una organizzazione in forma imprenditoriale. In alternativa, avrebbero dovuto chiudere.
Non si può imporre ai bed & breakfast, agli affittacamere e, in generale, a qualsiasi struttura ricettiva alberghiera o extralberghiera norme che limitino l’esercizio dell’attività, come quelle che, ad esempio, impongono la chiusura per determinati giorni dell’anno o il rispetto di limiti dimensionali come il numero di camere. Un principio, quest’ultimo, appena fissato dal Tar Lazio [1], che costituisce una vera e propria svolta per le attività anche non imprenditoriali che forniscono servizi ai turisti.
Liberalizzazione totale
Il TAR Lazio parte da un principio dei moderni stati democratici: nelle attività economiche, deve essere ritenuto permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Questo significa che se la legge non pone determinati paletti agli esercizi commerciali, questi non possono essere approvati dalle autorità amministrative.
È il caso di un regolamento della Regione Lazio [2] che imponeva a case vacanze e B&B – gestiti in forma non imprenditoriale – periodi di inattività forzata e requisiti dimensionali minimi da rispettare. Per non essere soggetti a tali ostacoli, gli esercenti tali strutture avrebbero dovuto optare per una organizzazione in forma imprenditoriale. In alternativa, avrebbero dovuto chiudere.
mercoledì 15 giugno 2016
Se si è nullatenenti il fisco cosa può fare?
Fonte: laleggepertutti.it
Chi è davvero nullatenente non rischia alcunché né nei confronti dei creditori privati, né del fisco: il principio, infatti, sancito dai moderni Stati democratici è che nessuno può essere obbligato a eseguire una prestazione per lui impossibile. Non scattano, quindi, né sanzioni di carattere amministrativo (previste, al massimo, solo per chi emette assegni a vuoto) né tantomeno penali (disposte invece solo nel caso di insolvenza fraudolenta, ossia per chi volontariamente e artificiosamente si mette nella condizione di non pagare, vendendo o donando tutti i propri beni). Alla pari non scattano neanche segnalazioni alla Centrale Rischi (previste solo per chi non paga la banca o altro intermediario finanziario: misura resa necessaria per garantire la stabilità del sistema creditizio).
Chi è davvero nullatenente non rischia alcunché né nei confronti dei creditori privati, né del fisco: il principio, infatti, sancito dai moderni Stati democratici è che nessuno può essere obbligato a eseguire una prestazione per lui impossibile. Non scattano, quindi, né sanzioni di carattere amministrativo (previste, al massimo, solo per chi emette assegni a vuoto) né tantomeno penali (disposte invece solo nel caso di insolvenza fraudolenta, ossia per chi volontariamente e artificiosamente si mette nella condizione di non pagare, vendendo o donando tutti i propri beni). Alla pari non scattano neanche segnalazioni alla Centrale Rischi (previste solo per chi non paga la banca o altro intermediario finanziario: misura resa necessaria per garantire la stabilità del sistema creditizio).
martedì 14 giugno 2016
Procedura esecutiva, cessione del credito e tempestività dell’eccezione
La sentenza in esame è relativa ad una vertenza in cui, in primo grado, il Tribunale di Napoli aveva statuito non applicabile l’art. 111 c.p.c. al procedimento esecutivo ed aveva reputato tardiva la costituzione del cessionario-esecutante in quanto avvenuta solo dopo l’eccezione sollevata dalla parte esecutata. Infatti, nel primo giudizio di opposizione all’esecuzione la ricorrente, che era assoggettata ad esecuzione forzata immobiliare (n. 223/93), aveva eccepito che non sussisteva il diritto dell’ente bancario cedente di procedere in executivs perché lo stesso aveva già ceduto il credito vantato verso l’opponente palesando, quindi, una carenza di legittimazione attiva in capo al creditore-esecutante rimasto provo del titolo esecutivo, ed evidenziando che a tale situazione poteva non supplire la società cessionaria - non solo per l’inapplicabilità dell’art. 111 c.p.c. al processo esecutivo - ma anche per essere intervenuta nel giudizio di opposizione all’esecuzione solo dopo il formale rilievo del vizio da parte dell’esecutata e la conseguente sospensione dell’esecuzione.
ROTTAMAZIONE DELLE ESECUZIONI GIUDIZIARIE ANTIECONOMICHE
Le recenti modifiche riguardanti il pacchetto Giustizia emanate dal Governo con il DL n. 132 del 12.09.2014 convertito in legge n. 162 del 10.11.2014, hanno suscitato un vespaio di critiche da molti fronti, in quanto le novità sono apparse subito farragginose, di difficile applicazione e comunque in alcuni casi di scarsa rilevanza pratica.
Tuttavia del marasma della normativa si scopre un minuscolo articolo (l'art. 164 bis) che potrebbe avere una applicazione di estremo interesse e importanza per la tutela del debitore.
lunedì 13 giugno 2016
Pignoramenti: l’assegnazione diretta del bene
Fonte: laleggepertutti.it
Tempi duri per i creditori: recuperare il denaro cui si ha legittimamente diritto diventa sempre più difficile. Il percorso è lungo e, per portarlo a termine, è necessario sostenere delle spese senza avere la certezza di un risultato. Giunti alla fase del pignoramento, soprattutto nei casi di pignoramento mobiliare, è molto difficile che i beni messi all’asta dall’Istituto Vendite Giudiziarie vengano acquistati da qualcuno: questo non solo perché molto spesso si tratta di scarti di magazzino, di merce che nessuno ha mai voluto acquistare o, peggio, di roba usata. Ma anche e soprattutto perché non esiste una pubblicità che informi i cittadini delle date delle aste giudiziarie per la vendita forzata di beni mobili. Così il risultato è che i pignoramenti mobiliari non hanno quasi mai esito positivo e il creditore resta con un pugno di mosche in mano.
Il creditore, però, non deve necessariamente limitarsi ad attendere la vendita del bene pignorato: la legge gli consente di chiedere l’assegnazione diretta dei bei beni pignorati. Il soddisfacimento delle sue pretese, quindi, non avviene tramite il denaro ricavato dalla vendita dei beni pignorati, ma attraverso l’assegnazione dei beni pignorati stessi, dei quali il debitore acquista la proprietà, potendone così disporre a piacimento.
Tempi duri per i creditori: recuperare il denaro cui si ha legittimamente diritto diventa sempre più difficile. Il percorso è lungo e, per portarlo a termine, è necessario sostenere delle spese senza avere la certezza di un risultato. Giunti alla fase del pignoramento, soprattutto nei casi di pignoramento mobiliare, è molto difficile che i beni messi all’asta dall’Istituto Vendite Giudiziarie vengano acquistati da qualcuno: questo non solo perché molto spesso si tratta di scarti di magazzino, di merce che nessuno ha mai voluto acquistare o, peggio, di roba usata. Ma anche e soprattutto perché non esiste una pubblicità che informi i cittadini delle date delle aste giudiziarie per la vendita forzata di beni mobili. Così il risultato è che i pignoramenti mobiliari non hanno quasi mai esito positivo e il creditore resta con un pugno di mosche in mano.
Il creditore, però, non deve necessariamente limitarsi ad attendere la vendita del bene pignorato: la legge gli consente di chiedere l’assegnazione diretta dei bei beni pignorati. Il soddisfacimento delle sue pretese, quindi, non avviene tramite il denaro ricavato dalla vendita dei beni pignorati, ma attraverso l’assegnazione dei beni pignorati stessi, dei quali il debitore acquista la proprietà, potendone così disporre a piacimento.
Pignoramento casa: stop alla quarta asta
Fonte: laleggepertutti.it
Tempi duri per i debitori che si vedono pignorare la casa, ma anche per i creditori che sul bene vorrebbero rivalersi: il processo civile si riforma e sono dolori per entrambe le parti. Vi daremo evidenza dei principali cambiamenti, ma prima partiamo dalla normativa precedente, per apprezzare adeguatamente le differenze introdotte.
Tempi duri per i debitori che si vedono pignorare la casa, ma anche per i creditori che sul bene vorrebbero rivalersi: il processo civile si riforma e sono dolori per entrambe le parti. Vi daremo evidenza dei principali cambiamenti, ma prima partiamo dalla normativa precedente, per apprezzare adeguatamente le differenze introdotte.
venerdì 10 giugno 2016
Tutela cautelare d'urgenza e illegittima segnalazione alla Centrale dei rischi: quadro di sintesi
1. Segnalazioni alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia.
La Centrale dei Rischi [1] è un sistema informativo, gestito dalla Banca d’Italia, che raccoglie le informazioni fornite da banche e società finanziarie (c.d. 'intermediari') sui crediti che esse concedono ai loro clienti [2]. Gli intermediari comunicano mensilmente alla Banca d'Italia il totale dei crediti verso i propri clienti: i crediti pari o superiori a 30.000 euro e i crediti in sofferenza di qualunque importo. La Banca d'Italia fornisce mensilmente agli intermediari le informazioni sul debito totale verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato.
Le finalità perseguite dal sistema della Centrale dei Rischi sono migliorare il processo di valutazione del merito di credito della clientela, innalzare la qualità del credito concesso dagli intermediari nonché rafforzare la stabilità finanziaria del sistema creditizio.
La Centrale dei Rischi [1] è un sistema informativo, gestito dalla Banca d’Italia, che raccoglie le informazioni fornite da banche e società finanziarie (c.d. 'intermediari') sui crediti che esse concedono ai loro clienti [2]. Gli intermediari comunicano mensilmente alla Banca d'Italia il totale dei crediti verso i propri clienti: i crediti pari o superiori a 30.000 euro e i crediti in sofferenza di qualunque importo. La Banca d'Italia fornisce mensilmente agli intermediari le informazioni sul debito totale verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato.
Le finalità perseguite dal sistema della Centrale dei Rischi sono migliorare il processo di valutazione del merito di credito della clientela, innalzare la qualità del credito concesso dagli intermediari nonché rafforzare la stabilità finanziaria del sistema creditizio.
mercoledì 8 giugno 2016
Affidamento in conto corrente, anticipi, mutui, crediti di firma e molto altro:
Finanziamenti a medio e
lungo termine.
Investimenti ·
Scorte e Liquidità. Leasing. Strumentale · Immobiliare.
Art. 564 cod. proc. civile: Facoltà dei creditori intervenuti
1.1. Termine per l’intervento.
In tema di espropriazione immobiliare, l’intervento dei creditori, sia ai sensi dell’art. 563 c.p.c., applicabile agli interventi avvenuti prima dell’1 marzo 2006, e abrogato dall’art. 2, comma 3, lett. e), n. 22, D.L. 35/2005, conv. dalla l. 80/2005, sia ai sensi dell’art. 564 c.p.c., come sostituito dall’art. 2, comma 3, lett. e), n. 23, D.L. n. 35/2005, conv. dalla l. 80/2005, è tempestivo se avvenuto anche oltre la prima udienza fissata per l’autorizzazione della vendita, quando, per qualsiasi causa, questa sia stata differita, sempreché sia avvenuto prima dell’emissione dell’ordinanza di vendita. Cass. 18 gennaio 2012, n. 689.
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