venerdì 11 marzo 2016

Mutui, tre fondi a sostegno di chi non riesce a pagare le rate

Fonte:   laleggepertutti.it



Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa

Hanno diritto ad accedere al “Fondo di solidarietà” coloro che:

– hanno contratto un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa di valore non superiore a 250 mila euro
– e che, nello stesso tempo, presentano un reddito Isee non superiore a 30mila euro.

Si può accedere al fondo in caso di perdita del posto di lavoro (sia a tempo determinato che indeterminato), morte, sopraggiunto handicap grave o condizione di non autosufficienza.
Quanti si trovano in tali condizioni possono chiedere di sospendere il pagamento dell’intera rata. Il fondo verserà la quota interessi alla banca nel periodo coperto dall’agevolazione. A scadenza il debitore dovrà ritornare a rimborsare il debito residuo, spalmato però su una durata più corta. La sospensione è prevista per massimo 18 mesi.


Fondo di solidarietà per i cassa integrati

Da marzo 2015 possono accedere al fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa, di cui abbiamo appena parlato, anche i cassaintegrati: in questo caso però il mutuatario potrà sospendere il pagamento solo della quota capitale della rata mentre dovrà continuare a pagare gli interessi. La sospensione è prevista per massimo 12 mesi.

Non è possibile cumulare i due fondi, quindi sommare i 18 ai 12 mesi.


Fondo di garanzia prima casa

A differenza dei due precedenti fondi, quello di Garanzia Prima Casa opera ancor prima della concessione del mutuo offrendo alle banche una garanzia del 50% sul rimborso.
Il beneficio è riservato ai giovani che dispongono di un reddito in grado di sostenere il pagamento delle rate, ma non della liquidità iniziale (almeno il 20% del valore dell’immobile visto che normalmente le banche non concedono mutui superiori all’80%) per chiedere un mutuo.
Il fondo prevede uno stanziamento statale di circa 650 milioni di euro di cui una buona parte – assicura Consap, l’ente del ministero delle Finanze che lo gestisce – è stata già utilizzata.

Per poter accedere al fondo è necessario essere giovani coppie con uno dei componenti di età inferiore ai 35 anni; single, separati, divorziati o vedove con almeno un figlio convivente minore, giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico e conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.

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