L’iniziativa finalizzata a favorire la crescita degli investimenti delle imprese è stata rinnovata con il recente Accordo per il Credito 2015.
Lo rende noto l’ABI, a seguito della rilevazione aggiornata delle operazioni effettuate, sottolineando che “l’utilizzo delle risorse messe a disposizione è
un segnale importante nella prospettiva di ripresa della domanda di credito per investimenti e rilancio economico dell’Italia”.Analizzando nel dettaglio le richieste di finanziamento presentate e accolte, si rileva che il 77,6% delle domande riguarda investimenti in beni materiali. Considerando le sole richieste accolte, quelle ‘coperte’ dal Fondo di garanzia per le Pmi, dall’Ismea o dalla Sace, nonché dai Confidi, rappresentano il 18,3%.
Nell’ambito dei finanziamenti erogati quelli di durata superiore a tre anni sono pari al 73,1% per cento. Disaggregando inoltre i dati per tipologia d’impresa emerge che: il 41,2% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘industria’; il 29,4% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘commercio e alberghiero’; il 7,3% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘artigianato’; il 4,7% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘edilizia e opere pubbliche’; il 3,8% dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘agricoltura’; il restante 13,6% ad aziende del comparto ‘altri servizi’.
