mercoledì 29 aprile 2015

Quali le quote di eredità da riservare ai parenti


Quali le quote di eredita da riservare ai parenti
I familiari che il testamento olografo deve rispettare nella divisione del patrimonio.

Non siamo liberi neanche da morti!, qualcuno potrebbe esclamare. Il codice civile [1] infatti dispone che l’eredità si devolve per legge o per testamento. Sebbene, in entrambi i casi, si debba sempre dare precedenza alla volontà del defunto, quest’ultimo però non può disporre, in modo totalmente libero, dei propri averi: può farlo, al contrario, solo con una parte della sua eredità, che viene chiamata “quota disponibile“. L’altra parte (cosiddetta “legittima”) è riservata per legge a determinati soggetti individuati dalla legge: una legge che non si può derogare in nessun caso. Dunque, che lo si voglia o meno, con o senza testamento, una buona fetta dei beni del de cuius(così viene detto, in gergo legale, chi passa a miglior vita) va a finire a determinati parenti (vedremo a breve quali e in che quote). L’unico modo per evitare ciò è che tali soggetti non esistano proprio o siano già defunti.



Prima di passare a individuare quali sono questi parenti che hanno sempre diritto a una parte dell’eredità, sciogliamo un equivoco: per mettere nero su bianco le nostre ultime volontà non dobbiamo per forza recarci da un notaio. Pur essendo il testamento un atto formale e non essendo ammesso il testamento orale, non è essenziale la presenza del notaio (che tutt’al più potrà servire solo nel caso in cui ci si voglia assicurare al 100% da eventuali distruzioni, smarrimenti o vicende simili: in quel caso avremo il cosiddetto testamento pubblico).

Il codice civile prevede un tipo di testamento, detto olografo, che ha la caratteristica di essere interamente redatto e sottoscritto dal testatore. Non usate il computer: dovete scriverlo a mano, come ai vecchi tempi. Non importa su che tipo di foglio (andrebbe bene anche una pergamena e, in casi estremi, è stato considerato valido anche il testamento scritto su di un muro).

Gli elementi formali del testamento olografo, richiesti dalla legge, sono:
– la scrittura autografa del testatore;
– la data (giorno, mese e anno);
– la sottoscrizione posta alla fine delle disposizioni.

Può essere conservato dall’autore stesso, affidato a una o più persone di fiducia oppure anche depositato presso un notaio.

Quote di eredità da riservare ai parenti
Come abbiamo detto in apertura, la legge pone un limite alla facoltà di disporre dei propri diritti riservando ai parenti più prossimi una quota di eredità anche contro la volontà del defunto. Tali soggetti sono:
– coniuge,
– figli nati nel matrimonio o fuori, nonché adottivi,
– discendenti dei figli,
– ascendenti nell’ipotesi di mancanza di figli.

Ecco come andrà ripartita l’eredità.


Solo coniuge
1/2 di eredità riservata al coniuge
1/2 di eredità disponibile


Coniuge e un figlio
1/3 di eredità riservata al coniuge
1/3 di eredità riservata al figlio
1/3 di eredità disponibile


Coniuge con più di un figlio
1/4 di eredità riservata al coniuge
1/2 di eredità riservata ai figli
1/4 di eredità disponibile


Solo un figlio (no coniuge)
1/2 di eredità riservata al figlio
112 di eredità disponibile


Due o più figli (no coniuge)
2/3 di eredità riservata ai figli
1/3 di eredità disponibile


Ascendenti legittimi (no coniuge)
1/3 di eredità riservata agli ascendenti
2/3 di eredità disponibile


Coniuge più ascendenti legittimi
1/2 di eredità riservata al coniuge
1/4 di eredità riservata ai legittimi
1/4 di eredità disponibile.

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