mercoledì 29 aprile 2015

Bonus 50% ristrutturazioni, lo stesso immobile può usufruirne più di una volta



Si può usufruire delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni anche se sull’immobile sono stati già effettuati altri lavori, se il bonifico è effettuato da un soggetto diverso dal beneficiario e se il beneficiario principale lascia in eredità l’immobile. Ma solo ad alcune condizioni, che sono state spiegate dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 17/E/2015.

Bonus fiscale sulle ristrutturazioni

Ricordiamo che, fino al 31 dicembre 2015, gli interventi di ristrutturazione sono incentivati con una detrazione Irpef del 50% nel limite complessivo di 96 mila euro per unità immobiliare. Dal primo gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48 mila euro. Il rimborso della detrazione avviene in dieci rate annuali.
 

Bonifico per usufruire della detrazione

Il pagamento delle spese detraibili deve essere effettuato con bonifico dal quale emergano la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il versamento.
 
L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che si può usufruire del bonus anche se l’ordinante del bonifico è diverso dal beneficiario. Perché questo sia possibile è però necessario che dal bonifico emerga in modo chiaro chi è il soggetto che usufruisce della detrazione.
 

Detrazione fiscale e nuove ristrutturazioni

Chi ha usufruito della detrazione fiscale per un intervento di ristrutturazione può in seguito fare domanda per un altro bonus se intraprende dei nuovi lavori di riqualificazione.
 
Per avere diritto alla detrazione ex novo sullo stesso immobile, con limite di spesa a 96 mila euro, la nuova ristrutturazione deve essere un intervento autonomo e non la prosecuzione di quello per cui si è già usufruito del bonus. L’autonomia dell’intervento emerge, oltre che da elementi di fatto, dalla presentazione della denuncia di inizio attività (Dia), dal collaudo dell’opera e dalla dichiarazione di fine lavori, ma anche dall’autonoma certificazione dei lavori.
 
In caso di prosecuzione di una precedente ristrutturazione, il limite di spesa per i nuovi lavori non sarà 96 mila euro, ma si dovrà tenere conto delle somme già spese. Per continuare la ristrutturazione si potranno quindi spendere 96 mila euro meno gli importi destinati ai lavori effettuati in precedenza.
 

Detrazione sulle ristrutturazioni ed eredità dell’immobile

In caso di trasferimento mortis causa dell’immobile su cui sono stati effettuati gli interventi di ristrutturazione per cui si sta usufruendo della detrazione fiscale, l’erede ha diritto al rimborso delle rate rimanenti a condizione che abbia l’immediata disponibilità dell’immobile per tutta la durata del rimborso. Ciò significa che se l’erede concede l’immobile in comodato d’uso perderà la disponibilità dell’immobile e con essa anche il diritto a percepire la detrazione fiscale rimanente.
 
Per continuare ad usufruire del bonus fiscale non è invece rilevante che l’immobile sia destinato adabitazione principale dell’erede.
 

Bonus mobili ed eredità dell’immobile

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che, diversamente da quanto accade per le detrazioni sulle ristrutturazioni, l’erede non ha diritto a subentrare al Bonus Mobili. Nonostante la detrazione del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nel limite di 10 mila euro presupponga la fruizione della detrazione sugli interventi di recupero del patrimonio edilizio, si tratta di due agevolazioni differenti e regolate da norme diverse, che per gli arredi non prevedono il trasferimento mortis causa del bonus.

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