Ecco cosa richiede la legge per poter usufruire della cosiddetta deroga “Amato” alla riforma delle pensioni Monti Fornero.
La legge [1] consente di raggiungere la pensione di vecchiaia in presenza dei seguenti requisiti:
– almeno 25 anni di anzianità contributiva;
– almeno 10 anni d’impiego come dipendente lavorati parzialmente;
– oltre 15 anni di contributi (da lavoro dipendente) accantonati.
Avendo soddisfatto, dunque, tutti e 3 i parametri richiesti dalla deroga Amato, con la contribuzione accantonata e risultante dall’estratto conto, senza necessità di ulteriori versamenti, è possibile usufruire della pensione di vecchiaia.
Per usufruire della pensione di vecchiaia, sono generalmente prescritti, è vero, sia il requisito di 20 anni di contributi, che aumenterà con i futuri adeguamenti alla speranza di vita, sia il requisito dell’ammontare della pensione, che dovrà essere pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale.
Tuttavia, per il pensionamento di vecchiaia, è presente un terzo parametro fondamentale, ovvero quello dell’età: nel 2015, per i lavoratori del settore privato, il requisito è fissato a 66 anni e 3 mesi d’età.
Per chi fruisce della Deroga Amato, vale l’età per la pensione di vecchiaia ante- Riforma, solo qualora abbia perfezionato il parametro richiesto (65 anni d’età) precedentemente al 31.12.2011, in virtù del principio di cristallizzazione dei requisiti.
Qualora si rientri nella categoria dei lavoratori adibiti a mansioni usuranti o al lavoro notturno si ha diritto a notevoli agevolazioni contributive. Nel 2015, per accedere a tale pensionamento anticipato, è necessario raggiungere una quota di età + contribuzione di 97,3 con almeno 35 anni di contributi e 61 anni e 3 mesi d’età.
Note
[1] Art.2, Co. 3, Lett. a) e b), del D.Lgs. 503/1992.