giovedì 25 febbraio 2016

SELFIEmployment è il nuovo fondo rotativo nazionale promosso dal Ministero del Lavoro




Le agevolazioni
SELFIEmployment è valido in tutta Italia e finanzia, nel rispetto del regolamento de minimis, progetti che prevedono spese per almeno 5.000 euro, fino a un massimo di 50.000 euro.

I finanziamenti:

sono a tasso zero
coprono fino al 100% delle spese
non richiedono garanzie personali
devono essere restituiti in 7 anni



Sono previste tre tipologie di finanziamento, con diverse modalità di erogazione dei contributi:

microcredito per spese tra 5.000 e 25.000 euro
microcredito esteso per spese tra 25.000 e 35.000 euro
piccoli prestiti per spese tra 35.000 e 50.000 euro


Chi ottiene le agevolazioni deve impegnarsi a realizzare gli investimenti entro 18 mesi dal perfezionamento del provvedimento di ammissione.

Invitalia valuta le domande, concede gli incentivi e verifica l’effettiva realizzazione dei progetti finanziati. Offre inoltre un servizio di tutoraggio per accrescere le competenze imprenditoriali dei giovani e favorire lo sviluppo dell’attività.

SELFIEmployment è rivolto ai giovani che:

hanno tra i 18 e i 29 anni
sono Neet (Not in education, employment or training), cioè non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale
sono iscritti al programma Garanzia Giovani e hanno concluso l’accompagnamento allo startup di impresa
I giovani possono avviare iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità presentando la domanda nelle seguenti forme:

1. Imprese individuali, società di persone, società cooperative composte massimo da 9 soci. Sono ammesse le società:

costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive
non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 60 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni
2. Associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.



Cosa si può fare
Possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio:

turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi
servizi alla persona
servizi per l’ambiente
servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione)
risparmio energetico ed energie rinnovabili
servizi alle imprese
manifatturiere e artigiane
commercio al dettaglio e all'ingrosso
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013;


Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacultura, della produzione primaria in agricoltura e,  in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE 1407/2013.

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