venerdì 29 aprile 2016

Evasione fiscale: nuova strategia dell’Agenzia delle Entrate

Fonte:  laleggepertutti.it




Cambia la lotta all’evasione e a metterlo nero su bianco è una circolare di programma diffusa pochi minuti fa dall’Agenzia delle Entrate [1]. Anche al fine di fornire un’immagine diversa del fisco ai contribuenti, verranno da oggi abbandonati i recuperi solo formali e quelli per importi esigui che, oltre a creare inefficienza e ad aggravare di spese inutili l’erario, danno una percezione errata dell’operato dell’Agenzia. Al contrario, saranno al centro della nuova strategia di contrasto solo le evasioni più gravi e le frodi. Il tutto grazie a tecniche innovative che faranno soprattutto ricorso a un più intenso utilizzo delle banche dati e all’incrocio dei dati tra le pubbliche amministrazioni.


Le intenzioni per il 2016-2017 dell’amministrazione finanziaria sono raggruppate in nove punti d’azione, rappresentati in un documento di ben 36 pagine disponibile qui come allegato.


Abbandono delle piccole evasioni

Il primo obiettivo delle Entrate è quello di affinare la qualità dei controlli, concentrandosi solo sulle situazioni di maggiore rischio ed evitando spreco di tempo ed energie in contestazioni formali o per piccoli importi.


Utilizzo delle banche dati

Un ruolo strategico sarà giocato dalle banche dati, che saranno ulteriormente arricchite e aggiornate con ulteriori dati. L’Agenzia delle Entrate dovrà utilizzare in modo strategico i numerosi applicativi in fase di valutazione del rischio, in modo da indirizzare la lotta all’evasione solo nel caso in cui vi siano concreti indici di pericolosità.


Lotta alle frodi

Maggiore attenzione sarà dedicata al contrasto ai fenomeni fraudolenti, anche grazie alle Strutture Antifrode dell’Agenzia. La lotta alle frodi è infatti fondamentale nella nuova strategia di contrasto dell’evasione che intende dare priorità ai comportamenti dolosi e ai sistemi ideati da chi “mette sul commercio” modelli strutturati di evasione fiscale.


Voluntary disclosure

Il rientro dei capitali dall’estero (cosiddetta voluntary disclosure) continuerà ad avere un ruolo chiave nel recupero dell’evasione. Le attività però non termineranno il 31 dicembre: difatti tutti i dati e le informazioni contenute nelle istanze permetteranno di tracciare analisi ed elaborazioni anche per le future attività di contrasto all’evasione. Le informazioni raccolte, insomma, consentiranno, tra l’altro, di procedere con le successive attività di analisi e rilevazione statistica delle condotte evasive più diffuse.


Promozione della compliance

L’Agenzia intende stimolare ulteriormente l’adempimento spontaneo. In particolare:

entro giugno 2016, partiranno le comunicazioni nei confronti di quei contribuenti con particolari anomalie relative al triennio 2012-2014, rilevate attraverso gli studi di settore;
entro dicembre 2016 partiranno le lettere destinate a chi presenta anomalie dal confronto tra la comunicazione annuale Iva la dichiarazione Iva per il 2015.

Debutterà inoltre una nuova comunicazione unica destinata a persone fisiche e imprese individuali.


Accertamenti sugli immobili

Prima di effettuare rettifiche ed accertamenti sul valore degli immobili, il contribuente dovrà essere chiamato presso gli uffici per consentirgli la possibilità di difendersi in anticipo. Ci sarà insomma un confronto preventivo necessario per rendere meno conflittuale il rapporto con il proprietario. Quest’ultimo dovrà fornire, prima ancora dell’accertamento, tutti gli elementi utili a quantificare correttamente il valore dell’immobile oggetto dell’atto.

La circolare incoraggia anche le visite presso l’immobile da rivalutare e i sopralluoghi nella zona di ubicazione, per acquisire una conoscenza diretta dello stato esteriore e delle caratteristiche del bene. Infine, per la prima volta, l’Agenzia raccomanda di allegare l’immagine dell’immobile accertato all’avviso di rettifica consegnato al contribuente, a supporto della motivazione che ha spinto la rivalutazione del bene da parte del Fisco.


Indagini finanziarie e presunzioni

Le presunzioni a favore del fisco dovranno essere applicate secondo logiche di proporzionalità e ragionevolezza. Le indagini finanziarie saranno l’ultima spiaggia da attivare solo dopo un’attenta analisi del rischio e quando è già in corso un’attività istruttoria.


Terzo settore

Maggiore salvaguardia per le attività di rilievo sociale, come quelle rivolte alla cura di anziani e persone svantaggiate ovvero dedite alla formazione sportiva dei ragazzi. L’azione di controllo si concentra quindi sul contrasto alle false realtà “non profit”, ossia dei soggetti che, pur dichiarando scopo non lucrativo, operano sul mercato svolgendo di fatto attività commerciale.


Evasione all’estero

Per contrastare le frodi fiscali internazionali (come le frodi Iva intracomunitaria, circolazione di fatture false mediante l’azione di società cartiere, compensazioni di crediti inesistenti mediante l’uso di F24 con dati non veritieri), l’Agenzia incoraggia lo scambio informativo a richiesta con le Autorità estere.

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