giovedì 7 aprile 2016

USURA LEASING: TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE


Il leasing è il contratto con il quale un soggetto (utilizzatore o conduttore) acquista da un altro soggetto (locatore o concedente) il godimento di un bene (mobile o immobile) fatto acquistare o costruire su sua indicazione da un terzo (fornitore), con facoltà, al termine della locazione, di diventare proprietario dietro versamento di un prezzo (opzione di riscatto o di acquisto)

Ai fini del rilevamento della pattuizione di interessi usurari, bisogna confrontare il Teg (tasso effettivo globale) del leasing con il tasso soglia di quel trimestre.

VARIE TIPOLOGIE DI LEASING SOTTOPOSTE AI LIMITI DEL TASSO SOGLIA DI USURA



A seconda delle caratteristiche del bene oggetto del contratto si è soliti distinguere:

il leasing automobilistico e aeronavale, rispettivamente per autoveicoli e navi ed aerei
il leasing strumentale per macchine utensili, impianti tecnico-produttivi, attrezzature, arredi…
il leasing immobiliare per immobili costruiti e da costruire.
QUALI ELEMENTI SONO RILEVANTI AI FINI DEL CALCOLO DELL’USURA?

L’art. 2 della Legge 108/96 e l’art. 644 co 5 prevedono che ai fini della calcolo del T.E.G. si tenga conto di tutte le spese correlate all’erogazione del credito tranne le imposte e le tasse e quindi sono incluse in tale calcolo anche le spese inerenti l’erogazione, la fruizione e l’estinzione del finanziamento, come ad esempio:

spese di istruttoria pratica,
commissioni d’incasso,
assicurazione,
attualizzazione,
interessi di preammortamento,
penali di anticipata estinzione/ penale di risoluzione,
gli interessi di mora come stabilito dalla  sentenza della Cassazione Civile n. 350/13 ecc…
CHE COSA PREVEDE LA LEGGE IN QUESTI CASI?

Nel caso in cui il Teg previsto nel contratto di leasing sia superiore al tasso soglia di usura di quel trimestre, si applica l‘art. 1815 co 2 che sancisce che: Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi.

ESEMPIO DI USURA IN UN LEASING IMMOBILIARE

Un nostro cliente ha stipulato un contratto di leasing immobiliare a novembre 2006 .

Il prezzo del bene: 1.500.000,00 + iva da pagarsi in 180 canoni mensili di cui:

primo canone pari ad euro 60.000,00 + iva

n.179 canoni da euro 10.450,50 + iva

Opzione di riscatto finale: euro 7.000,00 + iva

Tasso annuo del leasing: 4,92%

Tasso di attualizzazione: 2,14%

Altre spese (istruttoria, esercizio opzione di riscatto e spese incasso canoni) : 1.404,00 euro

Tasso di mora: 11% ( pari a Euribor + 8 punti)

Tasso soglia di usura: 8,97%

Estinzione anticipata: 2%

Spese esazione stragiudiziale: 10%

Vizi rilevati in questo contratto:

Il solo tasso di mora supera il tasso soglia di usura con la conseguente applicazione dell’art. 1815 co 2 e quindi con la restituzione del solo capitale.

il tasso indicato nel contratto differisce dal tasso realmente applicato

i costi occulti considerando l’attualizzazione determinano un taeg notevolmente superiore a quello indicato in contratto in quanto sono stati determinati in euro 385.000 circa.

Abbiamo individuato tutte le ipotesi in cui il contratto diventa usurario considerando le casistiche previste nel contratto (mancato pagamenti di alcune rate, risoluzione del contratto con tentativo di recupero de credito) arrivando a percentuali di circa il 70%

la banca ha violato anche gli art. 1284 c.c., 1346 c.c., 1347 c.c. e 1375 c.c. In quanto andando ad indicare contrattualmente un tasso diversato da quello realmente applicato ha violato anche il principio della buona fede

LE PRINCIPALI ANOMALIE RILEVABILI NEI CONTRATTI DI LEASING:

USURA PATTIZIA/ORIGINARIA
USURA SOPRAVVENUTA PER I LEASING STIPULATI PRIMA DEL ’97
INDETERMINTEZZA DELLE CONDIZIONI L.154/92
DIFF. TRA TAEG INDICATO E QUELLO REALMENTE APPLICATO
COSTI OCCULTI CHE DETERMINANO UN AUMENTO NOTEVOLE DEL TEG
APPLICAZIONE DI ONERI NON DOVUTI

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