venerdì 29 aprile 2016

Ottenere mutuo senza reddito e senza obbligo di pagare le rate "Mutuo Vitalizio"




Da qualche settimana è entrata in vigore la nuova normativa che disciplina il prestito vitalizio ipotecario. Questa forma di finanziamento è riservata agli over 60 proprietari di un immobile residenziale e permette di ottenere un prestito ipotecando l’immobile


Il prestito vitalizio ipotecario si pone come una possibile alternativa offerta ad una particolare categoria di cittadini, quelli di età superiore a 60 anni, che per risolvere i loro problemi di liquidità fino ad oggi non avevano praticamente nessun accesso al credito bancario, ma avevano a loro disposizione unicamente il classico strumento della vendita della nuda proprietà dell’immobile, con riserva del diritto di usufrutto o abitazione.



Si tratta di un finanziamento a medio-lungo termine, con capitalizzazione annuale degli interessi e delle spese, concesso dalla Banca, o altro intermediario finanziarioa persone fisiche di età superiore a 60 anni (la precedente legge poneva un limite minimo di 65 anni), e garantito da un’ipoteca di primo grado su un immobile residenziale (è espressamente vietato che la Banca possa iscrivere ipoteca su più di un immobile).

L’importo che si può ottenere varia in percentuale a seconda del valore dell’immobile, che dovrà essere determinato da un perito, e in base all’età del richiedente. Più alta è l’età tanto maggiore sarà la somma che si può ottenere: la percentuale ottenibile varia comunque da un minimo del 15% circa sino a un massimo del 50% del valore dell’abitazione, mentre la somma che si può ricevere in prestito non può superare i 350mila euro.

Per quanto riguarda il rimborso, il richiedente ha la possibilità di non pagare le rate (né gli interessi né la quota capitale) oppure concordare un piano di rientro graduale. Nel primo caso, il rimborso avviene in un’unica soluzione alla morte del debitore e, se c’è, del coniuge ed è a carico degli eredi.

Questi ultimi hanno 12 mesi di tempo per decidere se saldare il debito e riscattare la casa oppure vendere e incassare l’eventuale eccedenza un volta ripagata la banca, mentre se il ricavato dalla vendita della casa è inferiore all’importo da restituire, il debito viene estinto e la differenza non può essere richiesta agli eredi.

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